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    Risultati elezioni provinciali a Viterbo, i 12 eletti in Consiglio

    La Provincia di Viterbo ha il suo nuovo consiglio provinciale. Sono dodici in tutto gli eletti ma lo spoglio finisce senza un vincitore vero e proprio. I dati ufficiali confermano un pareggio tra Fratelli d’Italia e Partito democratico, che ottengono quattro consiglieri a testa. A Forza Italia vanno due consiglieri, così come al Patto Civico di Chiara Frontini. Resta fuori dal Consiglio provinciale la Lega. Con lo schema emerso, il 4-4-2-2, non ci sarebbe una maggioranza definita.

    Come sono andate le liste

    Come riportano i media locali, in testa, con 29.201 voti ponderati si piazza Tuscia Democratica, la lista del Pd. Poco dietro Tuscia Tricolore, lista di FdI, con 24.076 voti ponderati. A seguire Azzurri per la Tuscia, lista di Forza Italia, con 15.917 voti ponderati. Ancora dietro con 12.661, il Patto Civico di Chiara Frontini. Rimangono fuori dal Consiglio Lista Rocca e Prima la provincia di Viterbo (lista della Lega), fermi a 5.949 e 5.480 voti ponderati. 
    Chi sono gli eletti
    I 12 eletti del nuovo Consiglio provinciale di via Saffi sono: Lina Delle Monache, Maurizio Palozzi (che è risultato il più votato), Giulia De Santis e Pietro Nocchi per il Pd. Per Fratelli d’Italia entrano Luca Profili, Maurizio Zacchini, Giulio Zelli e Nello Campana. Per Forza Italia i due eletti sono Francesco Ciarlanti ed Ermanno Nicolai. Infine per il Patto Civico di Chiara Frontini, entrano Umberto Di Fusco e Maria Rita De Alexandris.

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    Elezioni provinciali a Viterbo, le liste e i candidati al Consiglio LEGGI TUTTO

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    Chi è Marcello Pittella: ex governatore e campione di preferenze, è ora ago della bilancia alle regionali in Basilicata

    I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaClasse 1962, originario di Lauria in provincia di Potenza, si laurea nel 1988 alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. E si specializza in urologia. La politica è una passione di famiglia. Figlio di Domenico (senatore socialista negli anni ’70) e fratello di Giovanni, (per 20 anni europarlamentare e poi senatore dem), Marcello Pittella si definisce sul suo sito internet «medico, politico, sportivo, padre di tre figli». E aggiunge «con la politica nasco, della politica mi innamoro».Presidente della Regione Basilicata nel 2013 con 150mila votiDopo la vittoria alle primarie del centro-sinistra, a novembre 2013 diventa presidente (Pd) della Regione Basilicata con il 59,60% di preferenze, pari a 148.696 voti. Solo per avere una misura del consenso riscosso, il suo rivale di centrodestra ne prende 48.370 (19,4%). E quello del M5s circa 33mila (13%).Loading…L’arresto nell’inchiesta Sanitopoli Nell’estate del 2018 su di lui si abbatte però l’inchiesta sulla cosiddetta Sanitopoli lucana: nel mirino della procura di Matera concorsi e nomine “pilotate” (sono coinvolti manager, dirigenti e imprenditori, legati a vario titolo all’ambiente politico, amministrativo e sanitario regionale). Considerato dalla procura il dominus della macchina sanitaria regionale, Pittella viene arrestato il 6 luglio 2018 dalla Guardia di Finanza e poi posto ai domiciliari, con le accuse di falso e abuso d’ufficio. La vicenda giudiziaria lo porta a inizio 2019 alle dimissioni dalla presidenza della Regione.Più votato alle elezioni regionali del 2019Inizialmente deciso a ricandidarsi alle regionali del 24 marzo 2019, rinuncia per divergenze all’interno della coalizione di centro-sinistra; ma si candida alla carica di consigliere regionale a sostegno del candidato presidente (e suo sostituto) del centro-sinistra Carlo Trerotola nella lista “Avanti Basilicata”. Ed è eletto col maggior numero di voti e preferenze (8.803) tra i candidati di tutte le liste della regione. Il tutto malgrado la vittoria del centrodestra che porta alla guida della Regione Vito Bardi (Fi).Assolto in primo e secondo gradoColpito da un tumore del midollo osseo, prima sconfigge la malattia e tre anni dopo l’arresto viene assolto (22 dicembre 2021) dal Tribunale di Matera. La sentenza di appello con la conferma dell’assoluzione arriva il 1° marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Russia, Salvini: “Quando un popolo vota ha sempre ragione”. Tajani: “Pressioni violente”

    Il leader della Lega commenta la vittoria di Vladimir Putin, eletto per un quinto mandato: “Prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace”. Diverso il tono del ministro degli Esteri: “Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio e abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne” LEGGI TUTTO

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    Salvini sul voto in Russia: «Quando un popolo vota ha sempre ragione». Tajani prende le distanze: «Urne segnate da violenza»

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura“In Russia hanno votato, ne prendiamo atto. Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini a proposito delle elezioni in Russia, che hanno decretato la vittoria di Vladimir Putin. “Io quando le perdo – ha continuato Salvini – cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni, prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace”.“Io quando perdo le elezioni – ha continuato Salvini – cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni, prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace. Mi preoccupa che qualche leader europeo parli – come se fosse naturale – di esercito, di guerre, di militari da mandare a combattere perché la terza guerra mondiale è l’ultima cosa che voglio lasciare in eredità ai miei figli, mi riferisco evidentemente a Macron”.Loading…Tajani: ’Salvini sulla Russia? Voto segnato da violenza’ Ma nel centrodestra non tutti sono d’accordo con il leader della Lega e infatti il segretario di Forza Italia Antonio Tajani nep rendie subito le distanze. “Sono il ministro degli Esteri e ho espresso la mia posizione” sul voto in Russia “ieri sera” ha detto il vice premier e ministro degli Esteri interpellato dai cronisti sulle parole di Matteo Salvini sulle elezioni russe. “Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto ho detto”, ha aggiunto Tajani ricordando che “le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi”.Boccia: a Salvini va bene votare con militari nei seggi?“Salvini dice di aver apprezzato l’esito delle elezioni russe. Il vicepremier del nostro Paese dice che ’quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde’. Chiedo a Salvini: va bene quindi votare con le urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi? Sono curioso di conoscere la sua risposta e di sapere se i suoi alleati di governo la pensano alla stessa maniera” dichiara il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. LEGGI TUTTO

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    Risultati elezioni provinciali a Massa Carrara, i 10 eletti in Consiglio

    Massa-Carrara ha il suo nuovo consiglio provinciale. Dieci in tutto gli eletti, come riportano i media locali: cinque seggi sono andati al Centrosinistra, quattro al Centrodestra e uno ai Riformisti. Le elezioni si sono tenute ieri, 17 marzo, ed erano aperte solamente ai sindaci e ai consiglieri dei Comuni della provincia (con peso del voto ponderato sulla base delle diverse Fasce in cui sono suddivisi i Comuni). Presidente del Consiglio resta Gianni Lorenzetti, eletto nel 2021 per un mandato di quattro anni. In corsa c’erano quattro liste: Centrosinistra per Massa-Carrara, Cambiamo Massa-Carrara, Massa-Carrara Riformista e Italia Viva-Civici per Massa Carrara (l’unica a non conquistare nemmeno un seggio). Altissima l’affluenza, al 96,31%.

    Massa-Carrara, i 10 eletti in Consiglio: i risultati delle elezioni provinciali

    Tutte donne le elette per il Centrosinistra: Marzia Butteri, Dina Dell’Ertole, Benedetta Muracchioli, Eleonora Petracci e Maria Grazia Tortoriello. I quattro nomi del Centrodestra sono Loris Bernardi, Alberto Tarabella, Bruno Tenerani e Omar Tonini, mentre per i Riformisti c’è Alfredo Camera. I consiglieri resteranno in carica per i prossimi due anni. LEGGI TUTTO

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    Basilicata, Pittella: “Per Pd e M5S siamo come ebrei mandati a morire”. Poi le scuse

    Fanno discutere le dichiarazioni di Marcello Pittella, pluripotenziario di Azione in Basilicata, in un messaggio vocale rivolto al suo entourage. “L’uomo di fiducia della Schlein – afferma Pittella – dice che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perché Calenda ha avuto delle parole poco tenere sul Pd e Conte e soprattutto perché ha detto che Bardi è una brava persona”. È un “comunicato che fa mettere le mani nei capelli. Mi rattrista tremendamente perché vuol dire che c’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono un ebreo per loro che deve morire”. 
    Le scuse: “Iperbole ingiustificata”
    Dopo che le parole di Pittella sono state diffuse sono arrivate anche le scuse: “Giorni di stress e tensione emotiva – ha dichiarato – hanno generato una ingiustificata e totalmente non voluta iperbole in un audio privato”. 

    Patuanelli (M5S): “C’è un limite a tutto”
    Dura la reazione del capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Stefano Patuanelli: “Sta girando un audio choc di Pittella che si paragona alle vittime dei campi di concentramento. Sono dei folli, non può valere tutto, c’è un limite a tutto. Basta”. LEGGI TUTTO

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    Elezioni in Basilicata, il partito di Calenda Azione appoggia il centrodestra con Bardi

    Il segretario lucano del partito Donato Pessolano e il consigliere regionale Marcello Pittella sottolineano le distanze con Pd e M5S: ”Dopo mesi di tentativi per costruire un’alleanza riformista, abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Pd e del M5S di tenere Azione fuori dalla coalizione”. Per Azione si tratta di una “alleanza programmatica” con il candidato di Forza Italia. Polemica per le parole di Pittella: “Trattato come un ebreo che deve morire”. Poi le scuse

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    Risultati elezioni provinciali a Foggia, i 12 eletti in Consiglio

    Il 17 marzo si sono tenute le elezioni provinciali a Foggia: a vincere è stato il Pd occupando quattro seggi a Palazzo Dogana. La civica del presidente Nobiletti ‘La Provincia sei tu’ ha eletto tre consiglieri, proprio come gli emilianisti di Con, mentre il centrodestra non va oltre i due seggi, uno ciascuno a Forza Italia e Fratelli d’Italia.

    Gli eletti

    Come riporta la stampa locale, il nuovo Consiglio provinciale di Foggia è composto da Leonardo Cavalieri, sindaco di Troia, Emilio di Pumpo, sindaco di Torremaggiore, Anna Rita Palmieri, consigliera comunale di Foggia, e Giuseppe Mangiacotti, consigliere comunale di San Giovanni Rotondo, tutti del Pd. Poi Mario Dal Maso, capogruppo M5S al Comune di Foggia, Gerardo Valentino, consigliere di Cerignola, e Antonello Di Paola, consigliere di Foggia in quota Azione, nella lista ‘La Provincia sei tu Nobiletti presidente’. Eletti anche Tonio De Maio, consigliere comunale di Lucera, Pasquale Ciruolo, consigliere comunale di Foggia, e Giosuè Del Vecchio, consigliere di Rignano Garganico, eletti nella lista Con. Infine Antonio Berardi, consigliere di San Nicandro Garganico (Forza Italia) e Maurizio Accettulli, consigliere comunale di Foggia (Fratelli d’Italia). LEGGI TUTTO