Ammonta a oltre 41,5 miliardi di euro la spesa sanitaria privata degli italiani. L’ultimo dato disponibile è quello relativo al 2022. Secondo l’indagine Istat sui consumi delle famiglie nel 2022 la media nazionale delle spese per la salute è stata pari a 1.362,24 euro a famiglia, in aumento di circa 64 euro rispetto ai 1.298,04 euro del 2021.La Fondazione Gimbe ha aggiornato in questi giorni il quadro delle spese per la sanità. Oltre ai 130 miliardi (circa) del Sistema Sanitario Nazionale (Ssn) gli italiani integrano in maniera massiccia di tasca propria (quasi il 25% è spesa privata), direttamente (out-of- pocket) o per intermediazione di fondi e assicurazioni.La quota intermediata è ancora bassa: solo 4,7 miliardi, poco più del 10% di tutta la spesa privata. Poca cosa. Popolo sotto assicurato da sempre, l’italiano non ha ancora imparato la regola aurea della mutualizzazione del rischio e della solidarietà nelle spese.L’integrazione pubblico-privato anche sul fronte della sanità non è un male, a condizione che l’accesso al sistema privato di copertura sanitaria integrativa potesse essere “libero”. Oggi non lo è del tutto. Sono “solo” 15 milioni gli italiani che ad oggi usufruiscono di fondi sanitari integrativi o di polizze sanitarie assicurative.Chi può scegliere la sanità integrativaTenendo conto della possibilità di aderire sia autonomamente sia in via collettiva per il tramite (sempre più diffuso) dei contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria, di eventuali contratti integrativi aziendali o del regolamento dei diversi albi professionali, nonché delle modalità peculiari di adesione proprie di ciascuna forma di assistenza, possono di fatto beneficiare dell’assistenza sanitaria integrativa:Per via collettiva:i lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico;i lavoratori autonomi e liberi professionisti;altri lavoratori con qualsiasi tipologia contrattuale;chi non (necessariamente) svolge un’attività lavorativa, come familiari di iscritti, tra cui anche eventuali minori a carico o membri di particolari tipi di associazioni o enti, ma anche pensionati cui venga estesa anche in fase di quiescenza la copertura siglata nel corso della propria attività professionale.Per via individuale:in generale persone che, anche al di fuori di forme di assistenza ad adesione collettiva o negoziale scelgano in autonomia soluzioni individuali, come a esempio la sottoscrizione di polizze sanitarie offerte da casse mutue o compagnie di assicurazione. In quest’ultimo caso, può essere richiesto l’accertamento delle condizioni di salute.La via della sanità integrativa sembra sostanzialmente senza ritorno. Il welfare state a piena copertura pubblica non regge nemmeno sul fronte della sanità. Lo testimonia l’aumento della spesa privata di cui parlavamo qui sopra.Ad eccezione del Nord-Ovest dove si registra una lieve riduzione, l’aumento delle spese per la salute nel 2022 riguarda tutte le macro-aree del Paese: in particolare al Centro e al Sud si registrano aumenti di oltre 100 euro a famiglia. I dati regionali restituiscono, invece, un quadro molto eterogeneo. In dettaglio, dal 2021 al 2022 i maggiori incrementi si rilevano in Puglia con +26,1% e in Toscana con +19,3%. Altre Regioni, invece, hanno registrato una diminuzione dal 2021 al 2022: la Valle d’Aosta del -24,3% e la Calabria che segna un -15,3%.La polizza giustaL’offerta di polizze sulla salute presente sul mercato è vasta, al punto che orientarsi e scegliere quella giusta non è affatto facile. Al netto di chi – lavoratore in attività – può godere delle coperture collettive, derivanti per lo più dai contratti di categoria o dalle professioni esercitate, un problema serie lo deve affrontare chi si avvicina all’integrazione sanitaria “da solo”. Facciamo un elenco sommario di quello che si può trovare sul mercato:Polizza sanitaria classica: è un’assicurazione che ti aiuta in caso di malattia o infortunio, coprendo gli esami diagnostici, le cure, i ricoveri ospedalieri, e l’acquisto dei relativi farmaci.Polizza infortunio: in questo caso, a essere coperte saranno solo le spese relative alla diagnostica e alla cura in caso di infortunio.Polizza per assistenza domiciliare: un’assicurazione che paga le spese dell’assistenza domiciliare è necessaria se, ad esempio, hai avuto un incidente o ti sei ammalato.Polizza per invalidità permanente: questa assicurazione ti protegge pagando un indennizzo se subisci un’invalidità non temporanea.Polizza dentistica: la maggior parte delle polizze tradizionali non prevedono il pagamento di cure dentistiche (non coperte nemmeno dal Ssn). Ecco perché alcune società propongono delle assicurazioni specifiche per le spese relative alla salute della bocca.Polizza sanitaria viaggio: una polizza limitata nel tempo, che ti copre quando sei all’estero.Scelta la tipologia della polizza più adeguata alle tue esigenze occorre porre attenzione ad almeno cinque fattori che risultano essere importanti e che incidono – non poco – sulla scelta della polizza più giusta.Cinque consigli LEGGI TUTTO