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    Il Pil dell’Italia fa più 0,3%. Superbonus sempre peggio

    Nuovi segnali di ottimismo sull’economia italiana. Dopo la promozione di Standard and Poor’s che venerdì notte ha confermato la tripla B al debito dell’Italia con l’outlook (cioè previsioni) «stabili», il centro studi di Confcommercio vede rosa sul primo trimestre dell’anno che dovrebbe evidenziare una crescita dello 0,3%, in accelerazione rispetto a una prima stima che riportava di un incremento dello 0,1 per cento. La spinta porta il tendenziale, ovvero l’incremento sullo stesso trimestre dell’anno scorso, al +0,5 per cento. Bene anche l’inflazione, che dopo l’accelerazione di marzo (+1,2%) ad aprile dovrebbe ripiegare sull’1% su base annua.Per Confcommercio, quindi, «la nostra economia, pur vivendo un periodo non particolarmente dinamico, continua a trovare importanti spunti di vivacità, provenienti soprattutto dal settore dei servizi e, con particolare forza, dal turismo degli stranieri». Di conseguenza, «sono ancora soddisfacenti le dinamiche occupazionali che, a loro volta, sostengono i redditi e i consumi». LEGGI TUTTO

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    La cinese Chery pronta a farsi la fabbrica in Italia

    Grandi manovre in Italia sull’auto cinese. Come anticipato dal Giornale, il numero uno di Chery, Yin Tongyue, ha fatto tappa nel nostro Paese dove ha incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Al centro del contatto diretto, che sarebbe avvenuto a Milano, la possibilità che il colosso di Wuhu, nella provincia di Anhui, apra uno stabilimento in Italia. Sono tre i marchi, specializzati nella produzione di Suv, sui quali Chery punta per l’Europa: Omoda, Jaecoo ed Exlantis. I primi due con un’offerta mista, tra elettrico e ibrido, il terzo solo con alimentazioni a batteria. Massimo riserbo sull’esito del colloquio tra Urso e il presidente di Chery, ma è immaginabile che il ministro abbia incentrato il suo discorso sulle agevolazioni che il governo metterebbe sul tavolo in cambio di un impegno produttivo nel nostro Paese.In parallelo a Chery, e nonostante le recenti smentite da Pechino, sempre il ministero delle Imprese e del Made in Italy continua a discutere con i vertici di Dongfeng, altro gruppo in cerca di sbocchi in Europa, tra l’altro ancora azionista con una quota minima di Stellantis.Appuntamento ufficiale della missione europea di Chery era la firma, presente in questo caso il vicepresidente esecutivo Zhang Guibing, dell’accordo con la società spagnola Ebro-Ev Motors per la produzione di 50mila veicoli nel 2027 e 150mila nel 2029 presso gli ex impianti Nissan nella zona franca di Barcellona. L’iniziativa darà lavoro a circa 1.250 persone per un investimento pubblico-privato di 400 milioni. A Chery, però, servirebbe un secondo stabilimento nel Vecchio continente; da qui il pressing di Palazzo Chigi con il valore aggiunto dell’eccellenza mondiale di cui gode l’indotto tricolore.Yin Tongyue, oltre a Urso, ha incontrato anche i vertici della neonata società «Diversa», frutto della joint venture siglata dai due big della distribuzione di veicoli in Italia: Autotorino, primo dealer per dimensioni e fatturato, con al vertice Plinio Vanini, e Intergea, primo dealer per vetture vendute, guidato da Alberto Di Tanno. L’accordo prevede la creazione di un grande hub italiano per l’importazione e la distribuzione di veicoli cinesi ibridi ed elettrici, furgoni compresi, di vari gruppi. Chery è tra questi, ma sembra anche Baic, Jac e altri. LEGGI TUTTO

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    Telepass aumenta le tariffe. Da UnipolMove a MooneyGo, ecco le alternative a confronto

    A seguito della notizia relativa alle modifiche annunciate da Telepass, azienda che opera nel settore dei servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano, sono tanti gli automobilisti che hanno deciso di valutare se esiste o meno un’alternativa. Telepass ha infatti parlato di una riorganizzazione, con nuove offerte e un ritocco alle tariffe, tradottosi in un aumento.Le concorrenti, però, non mancano. A Telepass, infatti, si affiancano anche UnipolMove e MooneyGo, delle realtà che si sono in breve tempo afffermate nel settore, attirando sempre più automobilisti. UnipolMove, come si evince dal nome, è di proprietà dell’omonimo gruppo bancario, mentre MooneyGo è frutto della collaborazione tra Enel e Intesa Sanpaolo. Oltre alle due sopramenzionate, un’altra alternativa è la meno conosciuta Dkv Mobility, che però si rivolge solo a flotte aziendali oppure ai conducenti di mezzi pesanti.Costi e servizi a confrontoIn attesa dell’estate e degli imminenti viaggi, potrebbe dunque essere una buona idea cominciare a valutare le offerte e fare le dovute comparazioni, così da trovare la proprosta più congeniale. Telepass ha dei costi maggiori rispetto alle sue concorrenti, ma dalla sua ha il fatto di offrire davvero molti servizi, relativi non soltanto al pedaggio. Qualcuno però potrebbe ribattere che non tutti sono interessati a ciò che Telepass ha da offrire, dunque perché non cercare qualcosa di più economico? Dipende, in sostanza, da ciò che ciascuno cerca.Telepass, così come MooneyGo e UnipolMove, garantisce sia l’abbonamento – per chi viaggia spesso in autostrada -, che la formula Pay per use, per i viaggi meno frequenti. Per quanto riguarda l’abbonamento, il prezzo di Telepass è di 3,90 euro al mese (inclusa attivazione) per il pacchetto base; 1,50 euro al mese più 10 euro di attivazione per UnipolMove, tenendo conto che ci sono sempre delle promozioni diverse; 1,50 euro al mese con 5 euro di attivazione per MooneyGo. Per la soluzione “abbonamento”, Telepass propone più pacchetti, mentre le sue concorrenti solo uno.Passando alla modalità Pay per use, invece, Telepass propone 10 euro di attivazione e un euro per il giorno di utilizzo; 10 euro di attivazione con 0,50 euro per giorno di utilizzo per UnipolMove e 10 euro di attivazione con 2,20 euro per mese di utilizzo per MooneyGo.Dispositivi e targheMa quanti dispositivi si possono ottenete dopo aver sottoscritto un contratto? E quante targhe possono essere collegate a un dispositivo? Telepass propone “Twin”, che garantisce anche un secondo dispositivo al prezzo di 0,88 euro e con la validità di 3 mesi. Dal periodo successivo, si pagano 2,88 euro al mese. UnipolMove, al contrario, estende il proprio contratto a più di una vettura. Per un secondo dispositivo si paga 0,50 euro per un Pay per use, e 1 euro per l’abbonamento. Nessun secondo dispositivo per MooneyGo se il servizio viene attivato nel punto vendita, diverso se il contratto viene stipulato online, o tramite applicazione sul telefono. Con questa soluzione si possono avere ben tre dispositivi per account. LEGGI TUTTO

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    Rincari per 780 milioni: la stangata sul ponte del 25 aprile

    Brutte notizie per gli italiani che si sposteranno durante i ponti in Primavera. Il comparto turistico prevede prezzi e tariffe in aumento del 10,5% rispetto al 2023. Complessivamente ci sarà un incremento delle spese di 780 milioni di euro sullo scorso anno. I dati provengono da Assoutenti, che propone le stime sulle uscite delle famiglie durante le festività del 25 aprile e del 1º maggio. Ecco cosa farà salire la spesa.I rincariL’analisi specifica che il rincaro avverrà sul comparto turistico nella sua totalità. Per esempio i pacchetti vacanza hanno registrato nell’ultimo mese un incremento dell’8,2% su base annua. I rincari si riferiscono anche agli alberghi che hanno fatto lievitare le tariffe del 6,9% e agli alloggi in altre strutture, come b&b e case vacanza, i quali registrano una risalita dei prezzi dell’8,4% rispetto al 2023.I mezzi di trasportoViaggiare in aereo è diventato estremamente costoso, infatti i prezzi dei voli nazionali sono aumentati del 19,1% rispetto all’anno scorso, quelli europei del 16,5%, e i voli internazionali del 7,3%. Il treno non è più conveniente, con un aumento dell’8% sui biglietti, mentre autobus e pullman sono saliti del 4%. Per chi opta per l’auto l’ultimo aumento del prezzo dei carburanti, ovvero dell’8,3% per la benzina, si traduce in un costo aggiuntivo di circa 7,5 euro per pieno. Sul tema presidente di Assoutenti Gabriele Melluso ha affermato: “I ponti di Primavera costeranno così agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, determinando a parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni”. LEGGI TUTTO

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    Schlein attacca Meloni sulla Sanità. Ma fa una gaffe: la verità nei numeri

    Botta e risposta tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein sul tema della sanità. La segretaria Dem ha affermato che “nella legge di Bilancio emerge chiaramente che la spesa sanitaria sul Pil sta scendendo fino a livelli precedenti alla pandemia”. I numeri, però, smentiscono la numero uno del Pd, infatti, considerando le risorse dell’ultima legge di Bilancio, nel 2024 il finanziamento al Servizio sanitario nazionale (Ssn) toccherà i 134 miliardi di euro, il valore più alto mai raggiunto. Lo affermano i calcoli di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.La spesa sanitariaContinuano le gaffe in ambito economico di Elly Schlein che attacca Meloni per una spesa sanitaria particolarmente bassa. Ma è davvero così? Per fortuna i numeri smentiscono le parole della segretaria Dem. In Italia nel 2024 le uscite in ambito sanitario (che include qualche voce in più rispetto al finanziamento al Ssn) toccheranno 136 miliardi di euro. Questi dati provengono dalle stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio. I dati di Agenas citati in precedenza affermano inoltre che nel 2019 il finanziamento al Servizio sanitario nazionale (Ssn) era di 114,5 miliardi, salito poi a 120,6 miliardi nel 2020 e a 122 miliardi nel 2021. Si tratta di valori che sono stati confermati anche da recenti elaborazioni pubblicate dalla Corte dei Conti. LEGGI TUTTO

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    Gelati estate 2024: dalle Gocciole ai Pavesini le novità in arrivo nei supermercati

    Nonostante le condizioni meteo di questi giorni ci inducano a pensare il contrario, la stagione estiva, almeno da calendario, è data in arrivo. E anche per l’estate 2024 si preannunciano interessanti novità sul fronte gelati, fra “alleanze” di giganti del food che si rinnovano con proposte inedite, e classici che si presentano in nuove versioni. Pensando, allora, alle calde giornate estive, vediamo cosa troveremo nei banchi frigo dei supermercati.Algida e Barilla rilancianoForti del successo riscosso con i gelati Pan di Stelle, Baiocchi, Ringo, Togo e Gocciole, i due grandi marchi hanno stretto nuovamente una “glaciale” alleanza. Per l’estate 2024, l’offerta si arricchisce ulteriormente con i gelati Pavesini, Ringo e Gocciole in vaschetta, che segnano un’ulteriore tappa nel percorso di collaborazione iniziato nel 2021, con l’obiettivo di valorizzare i marchi italiani iconici nel settore dei gelati. Debuttano in versione gelato i Pavesini in versione vaschetta, con un gusto che richiama il tiramisù. Per Gocciole e Ringo, già presenti sul mercato come gelato sandwich, arriva invece la vaschetta.Andando a scoprire qualche dettaglio più “goloso”, le vaschette presentano strati alternati di gelato e biscotti, fedeli al gusto originale dei prodotti da forno da cui prendono il nome. Si punta su ingredienti di prima qualità, con utilizzo esclusivo di latte italiano. Scelte, poi, confezioni sostenibili: le vaschette sono interamente realizzate in carta riciclabile. I prezzi (al netto di eventuali offerte): 4,99 euro circa per la vaschetta da 435 gr di Pavesini tiramisù, 4,99 circa per la vaschetta da 445 gr dei Ringo, 4,99 per la confezione da 435 gr di Gocciole in vaschetta.Classici che si rinnovanoChi volesse restare sui “classici”, anche se rivisitati, potrà trovare soddisfazione con Cornetto Cuore di Cialda e Cornetto Cuore di Caramello. Il primo presenta un sottile rotolo di wafer ricoperto di cioccolato, avvolto da crema alla nocciola. Il secondo, invece, racchiude un cuore di caramello salato. I prezzi: 5.99 euro circa per la confezione da 6 gelati di Cornetto Algida Cuore di Cialda, 348 gr, 5.99 circa per il Cuore di Caramello, confezione da 6 Gelati, 342 gr.Novità anche per Magnum, con le versioni Wonder, Chill ed Euphoria. Magnum Wonder è un gelato alla vaniglia avvolto da un cuore di datteri e mou, ricoperto da uno strato di cioccolato bianco al caramello e guarnito con mandorle caramellate. Magnum Chill si presenta con un mix di gelato alla vaniglia e biscotti, con un cuore di sorbetto al mirtillo, avvolto da una copertura di cioccolato al latte con pezzi di biscotto. Magnum Euphoria, conosciuto anche come Pink Lemonade, è composto da gelato al limone, cuore di sorbetto al lampone, e copertura di cioccolato bianco con cristalli di frutti rossi. I prezzi: da 4,99 euro per le confezioni da 3 gelati di queste novità, 208/210 gr circa.Gli altri non stanno a guardareSe Algida e Barilla “calano gli assi”, un altro importante competitor del settore non è da meno. Anche quest’anno Froneri, titolare di prodotti come Nuii, Maxibon, Coppa del Nonno, lancia alcune novità.La linea di stecchi gelato Nuii propone per l’estate in arrivo nuove combinazioni, come Mandorle caramellate salate e Miele della Nuova Zelanda: gelato alla vaniglia con variegatura al miele, ingrediente sempre più apprezzato, ricoperto di cioccolato al latte con pezzetti di mandorle caramellate salate per un mix di dolce e salato. Prezzo per la confezione da 3, 214 gr, 3.99 euro. Nuii Cocco e Mango Indiano è composto invece da gelato al cocco arricchito da una variegatura di sorbetto al mango di una pregiata varietà indiana, ricoperto da cioccolato bianco con scagliette di cocco. Entrambe queste novità sono adatte a vegetariani, il cacao utilizzato è certificato Rainforest Alliance, prodotto in modo equo e sostenibile, così come i bastoncini degli stecchi. Prezzo per la confezione da 3, 204 gr, 3.99 euro.Maxibon si presenta ai suoi “fans” con il nuovo Coconut Paradise, gelato al cocco racchiuso tra biscotti ai cereali, con una copertura croccante al cioccolato bianco e inclusioni di cocco tostato. Prezzo per la confezione da 4, 228 gr, 4,95 euro circa. LEGGI TUTTO

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    Da Amazon Locker a Croce Rossa, ecco chi è in squadra

    La rigenerazione culturale ed economica dei territori parte dalle piccole stazioni. Comincia negli scali ferroviari dei borghi sotto i 15mila abitanti, che ora – grazie all`impegno del Gruppo FS – diventeranno centri polifunzionali.Portare innovazione ed efficienza anche lontano dalle grandi città è la missione che l`azienda guidata dall`Ad Luigi Ferraris ha intrapreso con il progetto «Stazioni del Territorio», che coinvolgerà venti scali in tutta Italia e che è già iniziato in cinque stazioni pilota. Grazie a un`interlocuzione con gli enti territoriali, il Gruppo FS ha programmato una rigenerazione degli hub interessati, con l`inserimento di nuovi servizi per i cittadini: dagli ambulatori medici alla farmacia, dalle postazioni di lavoro con prese elettriche agli Amazon Locker.Il risultato è stato possibile attraverso gli accordi che l`azienda ha stipulato – già a partire dallo scorso anno – con Amazon Locker, Associazione Nazionale Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), Federfarma e Sport e Salute.In particolare, la partnership tra Rete Ferroviaria Italiana e Amazon Locker prevede l`installazione di armadietti che consentono ai cittadini il ritiro self-service dei propri acquisti online. Il Gruppo metterà inoltre gli spazi delle stazioni e dei propri fabbricati non più utilizzati a disposizione dell`Associazione Nazionale Carabinieri, che – attraverso i propri volontari e il personale in congedo – si è impegnata a fornire attività di volontariato e di protezione civile. L`Associazione segnalerà inoltre alle autorità eventuali comportamenti illeciti di cui verrà a conoscenza, diventando così un presidio di sicurezza.Lo stesso accadrà anche sul fronte sanitario: Croce Rossa Italiana garantirà infatti servizi di prossimità mediante la realizzazione di presidi territoriali attraverso i quali supportare le persone con fragilità sociali e sanitarie. Tra le funzioni previste, la prevenzione e lo screening, la telemedicina e il tele-monitoraggio, ma anche il supporto ad attività di primo soccorso. Anche la Federazione dei Medici di Medicina Generale darà il proprio contributo, segnalando gli ambiti territoriali nei quali c`è maggior bisogno di offerta di servizi sanitari di prossimità e identificando i requisiti professionali, di idoneità tecnica dei locali individuati, affinché possano essere utilizzati al meglio. Il lavoro di Fimmg coinvolgerà i medici sul territorio, che, messi al corrente delle nuove opportunità, potranno così collaborare all`iniziativa. E Federfarma, da parte sua, creerà migliori condizioni, anche logistiche, per aiutare i borghi nei quali l`esigenza di poter fruire di servizi sanitari è maggiore. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Fs reinventa le stazioni per far rinascere i piccoli borghi

    Cuore pulsante dei piccoli borghi e luoghi dai quali rilanciare un nuovo modello di comunità. Le stazioni dei Comuni con meno di 15mila abitanti tornano a vivere e generare valore: il Gruppo FS, lavorando a stretto contatto coi territori, ha infatti ideato un progetto per trasformare quei piccoli scali ferroviari in centri multiservizi digitalizzati, moderni ed efficienti a disposizione dei cittadini, per la pubblica utilità.Così, il Gruppo guidato dall`Amministratore delegato Luigi Ferraris intende a favorire la rinascita dei borghi che costituiscono il tessuto più autentico del nostro Paese, fra tradizioni custodite con orgoglio e speranze per il futuro. L`iniziativa, denominata proprio «Stazioni del Territorio», ha già preso il via in cinque hub pilota, situati nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016: Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata) sono in fase di completamento, mentre Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia) sono attualmente interessate dagli interventi che si concluderanno nel 2025». L`Italia ha un tessuto importante rappresentato dai nostri Comuni. Il Gruppo FS ha 2200 stazioni operative, di cui 1200 nei Comuni sotto i 15mila abitanti. Abbiamo la responsabilità sociale che non vengano spopolati e che rimangano vivi. Col sostegno del governo e degli enti locali siamo convinti che questa iniziativa possa portare a una rinascita di questi piccoli centri», ha dichiarato l`Ad Ferraris alla presentazione del progetto tenutasi nei giorni scorsi a Roma. «Come Gruppo – ha aggiunto – siamo convinti che questa iniziativa ci possa portare a una rinascita dei piccoli centri, accrescendo il valore delle stazioni, come centri polifunzionali».All`evento hanno preso parte anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, il segretario generale dell`Anci, Veronica Nicotra, l`Ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, e il direttore Luiss School of Government e condirettore Luiss Policy Observatory, Giovanni Orsina. LEGGI TUTTO