IN EVIDENZA
Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti
L’esplosione ha provocato un forte boato che ha spaventato i residenti del quartiere, molti dei quali sono scesi in strada per la paura.Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti – Nanopress.itI vigili del fuoco stanno verificando la sicurezza dell’edificio e degli edifici vicini. Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feritiTre persone sono rimaste ferite a Napoli a causa del crollo del solaio di un’abitazione in vico Pace, nel rione Forcella. L’incidente è stato causato probabilmente dall’esplosione di una bombola di gas o da una fuga di gas. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in gravi condizioni.L’esplosione ha provocato un forte boato che ha spaventato i residenti del quartiere, molti dei quali sono scesi in strada per la paura. Le otto famiglie residenti nello stabile sono state evacuate per precauzione. I vigili del fuoco stanno verificando la sicurezza dell’edificio e degli edifici vicini. LEGGI TUTTO
Soprintendenze, ecco la proposta della Lega per rendere i pareri non più vincolanti
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaPiù «semplificazione e sburocratizzazione». Dopo l’incursione (non andata a buon fine) di qualche mese fa, con un emendamento ad hoc al decreto Cultura, viaggia tra le ultime audizioni al Senato il disegno di legge della Lega per rivedere il ruolo delle Soprintendenze nell’ambito delle procedure di autorizzazione paesaggistica. In sostanza si punta a semplificare i procedimenti amministrativi «per evitare che la Pa diventi un ostacolo allo sviluppo economico e territoriale del Paese». L’opposizione insorge, così come alcune organizzazioni impegnate nella tutela del paesaggio.L’ambito di applicazioneAttualmente, è la tesi dei proponenti, le Soprintendenze sono chiamate a esprimersi su un numero elevato di pratiche, comprese quelle che non riguardano i grandi monumenti o le opere di particolare pregio storico-artistico. «Questo comporta un notevole rallentamento nei processi decisionali e una dispersione di risorse che potrebbe essere evitata». Alla lettera il disegno di legge intende introdurre modifiche normative che permettano di razionalizzare il sistema delle autorizzazioni, attribuendo ai Comuni maggiore autonomia decisionale per gli interventi di minore impatto e definendo tempi certi per l’espressione del parere delle Soprintendenze ed evitando lungaggini burocratiche.Loading…Silenzio/assenso e pareriIn particolare l’articolo 1 del Ddl (Atto Senato n. 1372, primo firmatario della proposta Roberto Marti) stabilisce i princìpi cardine della riforma, indicando come finalità la riduzione dei tempi amministrativi, il rafforzamento dell’efficacia dell’azione degli enti locali e il miglioramento della certezza del diritto. La revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 22 gennaio 2004, n. 42), viene dunque considerata come uno strumento per garantire una gestione più razionale delle procedure di autorizzazione, «senza compromettere in alcun modo la tutela del paesaggio». La modifica all’articolo 146, comma 5, introduce un meccanismo di silenzio/assenso: se il parere della Soprintendenza non viene reso entro trenta giorni, si considera automaticamente favorevole, consentendo così all’amministrazione competente di procedere senza ulteriori ritardi. Ma la lettera b) interviene invece sull’articolo 152, comma 1, sostituendo le parole: «parere vincolante» con le parole «parere obbligatorio non vincolante». Per effetto del cambiamento proposta il parere reso dal Soprintendente viene trasformato da vincolante, in obbligatorio non vincolante. Di conseguenza l’amministrazione procedente sarà obbligata in fase istruttoria ad acquisire il parere (pena il vizio di violazione di legge), ma tale parere non sarà vincolante e quindi non acquisirà natura co-decisoria. Più semplicemente il parere che dovrà obbligatoriamente essere acquisito, potrà poi essere disatteso previa congrua motivazione da parte dell’amministrazione procedente.Delega al GovernoL’articolo 3 attribuisce una delega al Governo per adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi finalizzati a una revisione organica delle procedure di autorizzazione paesaggistica. I decreti legislativi previsti dalla delega sono adottati su proposta del Ministro della cultura, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.Floridia (M5S): Soprintendenze svuotate, governo si arrende a cemento?«Sul fronte culturale la destra di Giorgia Meloni continua a dare il meglio di sé: in commissione Cultura in Senato viaggia spedito un provvedimento della Lega che svuota le tutele paesaggistiche, indebolisce le Soprintendenze e spalanca la porta agli interessi peggiori. Tutto in nome della “semplificazione”, ovviamente. Fa quasi tenerezza ripensare ad Alessandro Giuli, che poco tempo fa si vantava di aver “sventato” il blitz leghista contro le Soprintendenze. Ora che quel blitz viaggia sereno in Parlamento forse si starà chiedendo quanto valgono davvero le sue “vittorie”». Così in una nota la senatrice M5S Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai. «Intanto il silenzio-assenso sui vincoli e il passaggio da parere vincolante a semplice parere obbligatorio gridano vendetta. Un attacco frontale al paesaggio, alla cultura e alla decenza istituzionale. Quando il paesaggio viene sacrificato, non è solo un problema ambientale: è la resa totale di una politica – conclude Floridia – incapace di guardare oltre il cemento e gli affari». LEGGI TUTTO
Elezioni Comunali in Trentino Alto Adige, ballottaggi il 18 maggio: dove e come si vota
Introduzione
In Trentino sono 11 i comuni con più di tremila abitanti che sceglieranno la nuova amministrazione nel secondo turno. A questi si aggiungono, in Alto Adige, Bolzano e Merano. Al primo turno delle comunali, il 4 maggio 2025, sono stati chiamati alle urne gli elettori di 111 comuni nella Provincia autonoma di Bolzano e di 154 in quella di Trento. L’affluenza è stata in netto calo: in tutto il Trentino si è fermata al 54,53%, circa 10 punti in meno rispetto alle precedenti. A Bolzano si è recato alle urne il 52,16% degli elettori, mentre nel 2020, quando però si votò su due giorni, fu il 60,65%. A Trento affluenza sotto al 50% LEGGI TUTTORegione Lazio: bando Donne e Impresa per sostenere le piccole e medie imprese femminili
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLa Regione Lazio ha presentato il nuovo bando “Donne e Impresa”, finanziato attraverso le risorse del Programma FESR Lazio 2021-2027. L’iniziativa, con una dotazione di 3 milioni di euro, sostiene lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese (PMI) femminili operanti sul territorio regionale e rappresenta un ulteriore passo della Regione Lazio a sostegno dello sviluppo economico locale, puntando sulla crescita sostenibile e sull’innovazione.I contributi e le scadenzeL’avviso prevede la concessione di contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per sostenere la nascita di nuove imprese femminili e l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di quelle già esistenti, anche attraverso l’adozione di soluzioni digitali innovative. Il bando è rivolto a imprese che rientrano nella definizione di PMI femminili, comprendendo lavoratrici autonome, imprese individuali a conduzione femminile, società di persone, cooperative e società di capitali con una prevalenza femminile nella proprietà e nella governance. Le domande potranno essere presentate attraverso il portale GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12:00 del 15 aprile 2025 fino alle 17:00 del 3 giugno 2025.Loading…La presentazione Il bando, presentato in un evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, imprenditrici e stakeholder, è stato illustrato dalla vicepresidente della Regione Lazio e assessore a Sviluppo, Roberta Angelilli assieme a Tiziana Petucci, direttore regionale Sviluppo Economico e autorità di gestione del PR FESR Lazio 2021-2027; Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio; Marietta Tidei, vicepresidente XI Commissione – Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio.Imprese femminili. Al centro (in primo piano, quarta da sinistra) Roberta Angelilli vicepresidente della Regione Lazio e assessore a SviluppoComponente fondamentaleL’imprenditoria femminile nel Lazio rappresenta una componente fondamentale del tessuto economico regionale. Secondo il più recente studio di Unioncamere e del Centro studi Tagliacarne, con 140.088 imprese guidate da donne, pari al 22,8% del totale delle attività presenti sul territorio, il Lazio si posiziona al terzo posto a livello nazionale per numero assoluto di imprese femminili.La presenza delle imprese femminiliQuesta vivacità imprenditoriale è confermata anche dall’incidenza delle imprese femminili laziali sul totale nazionale: il 10,4% delle aziende guidate da donne in Italia si trova proprio in questa regione. Un elemento distintivo del Lazio è la struttura giuridica di queste imprese: sebbene le imprese individuali restino la forma più diffusa (48,9%), la quota di società di capitali femminili è particolarmente elevata (42,4%), ben al di sopra della media nazionale del 24,3%. Questo dato suggerisce una forte propensione all’innovazione e alla crescita strutturata delle imprese guidate da donne. LEGGI TUTTO
Mattarella in Portogallo: “Valori Ue non ammettono compromessi morali”
Le università stimolano alla “conoscenza e al confronto. Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica”, dice il presidente della Repubblica parlando all’università di Coimbra, in Portogallo, dove gli viene conferita una laurea Honoris causa.
ascolta articolo
Le università stimolano alla “conoscenza e al confronto. Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come disposizione a innovare e a contribuire all’accumulazione di capitale sociale produttivo. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche manifestazioni di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Coimbra, in Portogallo, dove gli viene conferita una laurea Honoris causa.
La cerimonia dei mantelli
Il Capo dello Stato è accompagnato dal re di Spagna Felipe VI e dal presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. Al suo arrivo gli studenti universitari lo avevano accolto con la cerimonia dei mantelli che sono stati disposti sul selciato all’ingresso dell’ateneo per far passare i capi di Stato. LEGGI TUTTO
Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti
L’esplosione ha provocato un forte boato che ha spaventato i residenti del quartiere, molti dei quali sono scesi in strada per la paura.Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti – Nanopress.itI vigili del fuoco stanno verificando la sicurezza dell’edificio e degli edifici vicini. Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feritiTre persone sono rimaste ferite a Napoli a causa del crollo del solaio di un’abitazione in vico Pace, nel rione Forcella. L’incidente è stato causato probabilmente dall’esplosione di una bombola di gas o da una fuga di gas. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in gravi condizioni.L’esplosione ha provocato un forte boato che ha spaventato i residenti del quartiere, molti dei quali sono scesi in strada per la paura. Le otto famiglie residenti nello stabile sono state evacuate per precauzione. I vigili del fuoco stanno verificando la sicurezza dell’edificio e degli edifici vicini. LEGGI TUTTO
Soprintendenze, ecco la proposta della Lega per rendere i pareri non più vincolanti
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaPiù «semplificazione e sburocratizzazione». Dopo l’incursione (non andata a buon fine) di qualche mese fa, con un emendamento ad hoc al decreto Cultura, viaggia tra le ultime audizioni al Senato il disegno di legge della Lega per rivedere il ruolo delle Soprintendenze nell’ambito delle procedure di autorizzazione paesaggistica. In sostanza si punta a semplificare i procedimenti amministrativi «per evitare che la Pa diventi un ostacolo allo sviluppo economico e territoriale del Paese». L’opposizione insorge, così come alcune organizzazioni impegnate nella tutela del paesaggio.L’ambito di applicazioneAttualmente, è la tesi dei proponenti, le Soprintendenze sono chiamate a esprimersi su un numero elevato di pratiche, comprese quelle che non riguardano i grandi monumenti o le opere di particolare pregio storico-artistico. «Questo comporta un notevole rallentamento nei processi decisionali e una dispersione di risorse che potrebbe essere evitata». Alla lettera il disegno di legge intende introdurre modifiche normative che permettano di razionalizzare il sistema delle autorizzazioni, attribuendo ai Comuni maggiore autonomia decisionale per gli interventi di minore impatto e definendo tempi certi per l’espressione del parere delle Soprintendenze ed evitando lungaggini burocratiche.Loading…Silenzio/assenso e pareriIn particolare l’articolo 1 del Ddl (Atto Senato n. 1372, primo firmatario della proposta Roberto Marti) stabilisce i princìpi cardine della riforma, indicando come finalità la riduzione dei tempi amministrativi, il rafforzamento dell’efficacia dell’azione degli enti locali e il miglioramento della certezza del diritto. La revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 22 gennaio 2004, n. 42), viene dunque considerata come uno strumento per garantire una gestione più razionale delle procedure di autorizzazione, «senza compromettere in alcun modo la tutela del paesaggio». La modifica all’articolo 146, comma 5, introduce un meccanismo di silenzio/assenso: se il parere della Soprintendenza non viene reso entro trenta giorni, si considera automaticamente favorevole, consentendo così all’amministrazione competente di procedere senza ulteriori ritardi. Ma la lettera b) interviene invece sull’articolo 152, comma 1, sostituendo le parole: «parere vincolante» con le parole «parere obbligatorio non vincolante». Per effetto del cambiamento proposta il parere reso dal Soprintendente viene trasformato da vincolante, in obbligatorio non vincolante. Di conseguenza l’amministrazione procedente sarà obbligata in fase istruttoria ad acquisire il parere (pena il vizio di violazione di legge), ma tale parere non sarà vincolante e quindi non acquisirà natura co-decisoria. Più semplicemente il parere che dovrà obbligatoriamente essere acquisito, potrà poi essere disatteso previa congrua motivazione da parte dell’amministrazione procedente.Delega al GovernoL’articolo 3 attribuisce una delega al Governo per adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi finalizzati a una revisione organica delle procedure di autorizzazione paesaggistica. I decreti legislativi previsti dalla delega sono adottati su proposta del Ministro della cultura, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.Floridia (M5S): Soprintendenze svuotate, governo si arrende a cemento?«Sul fronte culturale la destra di Giorgia Meloni continua a dare il meglio di sé: in commissione Cultura in Senato viaggia spedito un provvedimento della Lega che svuota le tutele paesaggistiche, indebolisce le Soprintendenze e spalanca la porta agli interessi peggiori. Tutto in nome della “semplificazione”, ovviamente. Fa quasi tenerezza ripensare ad Alessandro Giuli, che poco tempo fa si vantava di aver “sventato” il blitz leghista contro le Soprintendenze. Ora che quel blitz viaggia sereno in Parlamento forse si starà chiedendo quanto valgono davvero le sue “vittorie”». Così in una nota la senatrice M5S Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai. «Intanto il silenzio-assenso sui vincoli e il passaggio da parere vincolante a semplice parere obbligatorio gridano vendetta. Un attacco frontale al paesaggio, alla cultura e alla decenza istituzionale. Quando il paesaggio viene sacrificato, non è solo un problema ambientale: è la resa totale di una politica – conclude Floridia – incapace di guardare oltre il cemento e gli affari». LEGGI TUTTO