I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaA poco più di 24 ore dalla sua designazione come candidato del centrosinistra (Pd + M5s) per le regionali in Basilicata, il nome di Domenico Lacerenza viene messo in discussione all’interno della coalizione. «Ritirare la candidatura di Domenico Lacerenza o promuoviamo il polo dell’orgoglio lucano» è la richiesta di attivisti, sindaci, amministratori sindacalisti e dirigenti del Pd e del centrosinistra lucano formalizzato in un documento diffuso da Giovanni Petruzzi, all’epoca coordinatore della mozione Cuperlo. Petruzzi ha definito anche «quanto mai opportuno ed urgentissimo» che sia convocata la direzione regionale del Pd, «che non ha mai discusso né deliberato la candidatura a presidente di Lacerenza»Sinistra Pd lucana: ritirare candidatura Lacerenza «L’individuazione verticistica del candidato Presidente della Regione – è scritto nel documento – senza alcuna forma di confronto e di condivisione con chi quotidianamente vive nelle trincee del territorio lucano, offende la dignità e l’autonomia del popolo lucano che si riconosce nel centrosinistra e rischia di regalare, senza neanche l’onore delle armi, altri cinque anni di non governo Bardi ai nostri avversari politici del centrodestra». Il documento parla anche di “oligarchica indicazione” di Lacerenza, definito «stimato professionista completamente a digiuno di politica, per sottostare agli incomprensibili veti del M5s»: tale scelta «mortifica le energie popolari» che si erano raccolte intorno ad Angelo Chiorazzo, che il Pd lucano, «con ben due pronunciamenti aveva ritenuto il miglior candidato possibile».Loading…Il monito Prodi Lacerenza il giorno dopo la sua designazione, con la segreteria dem, Elly Schlein, e con il presidente pentastellato, Giuseppe Conte, si è confrontato sul programma. Ma, già ieri, nel corso di una giornata convulsa, era salita la tensione con l’ex Terzo Polo e si erano soprattutto rincorse le voci su un nuovo, clamoroso colpo di scena: pur di allargare il perimetro della coalizione, si punterebbe su un nome nuovo al posto dell’oculista. «Se volete vincere dovete mettervi d’accordo, se volete perdere continuate così», sono state le parole rivolte da Romano Prodi a Conte durante la presentazione del libro “Capocrazia” di Michele Ainis, a Roma.Pd: senza fondamento le voci sul ritiro di Lacerenza Domenico Lacerenza definisce però prive di fondamento le voci di un suo ritiro. Lo rendono noto fonti Pd in merito all’articolo di Repubblica che titola ’Domenico Lacerenza verso il ritiro’.Riunione Pd lucano con vertici dem, perplessità ma si tiene su LacerenzaIl messaggio del Pd nazionale attraverso la coppia Davide Baruffi (responsabile enti locali) e Igor Taruffi (responsabile organizzazione), incaricati da Elly Schlein di gestire la partita candidature, è stato chiaro: proviamo ad allargare la coalizione ma non si può rimettere in discussione il candidato. Ovvero Domenico Lacerenza. Questa la cornice, si riferisce all’Adnkronos, dentro cui stamattina si è svolta una riunione da remoto del Pd lucano con i due responsabili della segreteria Schlein. Tanti gli interventi, compreso quello di Roberto Speranza, racconta chi ha partecipato. «In molti – si riferisce – abbiamo evidenziato le problematicità della candidatura di Lacerenza ma la linea del nazionale è chiara e nessuno vuole passare per quello che ha fatto saltare anche questo nome… ». Quanto alla volontà di allargare, recuperando Azione e Marcello Pittella, le possibilità sono remote. Anzi, “stanno a zero”, dicono dal territorio. L’unico modo per riaprire la partita sarebbe quello di superare la candidatura Lacerenza. LEGGI TUTTO